giovedì 22 gennaio 2009

Notti di paura a Roma


Credo che le immagini parlino da sole. La capitale in tilt a causa del maltempo. Il violento nubifragio del 12 dicembre ha messo in ginocchio la città, paralizzando traffico e trasporti pubblici. La pioggia ha provocato allagamenti in diverse zone della capitale, ma l'onda di piena ha fatto anche una vittima. Un irlandese di 27 anni caduto nel Tevere dopo essersi sporto da ponte Mazzini per guardare la piena. L'uomo era in compagnia di amici quando è scivolato in acqua ed è stato portato via dalla corrente. Le persone che erano con lui hanno lanciato l'allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della
polizia. Per fortuna la minaccia del fiume è rimasta tale. I danni più ingenti sono stati provocati nelle campagne laziali al di fuori della capitale.

domenica 30 novembre 2008

ADDIO SANDRO!


Il giornalismo italiano dice addio ad una delle menti più brillanti della stampa nazionale. Sandro Curzi si è spento a Roma, dopo una lunga malattia, all’età di 78 anni.
Una vita dedicata alle sue due grandi passioni: il giornalismo e la politica, dividendosi tra le fila della sinistra radicale e le scrivanie delle redazioni. Comunista e antifascista ha esercitato il suo impegno politico attraverso la sua carriera giornalistica. Storico direttore del tg3 dal 1987 al 1993, poi direttore del quotidiano "Rifondazione Comunista", attualmente era consigliere d'amministrazione della Rai.
La grande intelligenza e spontaneità di Sandro Curzi lo hanno reso un grande giornalista e un grande uomo politico, è stato in vita un punto di riferimento del giornalismo italiano e rimarrà sempre un esempio per tutti i giovani che vogliono intraprendere questa carriera.

Facebook: da mania a ossessione!


Succede sempre così: all'inizio facebook è uno strumento per ripescare vecchi amici e tenere i contatti con i nuovi. Ma poi la storia cambia: il network fa emergere la parte peggiore di noi e ci allaccia a sè.
Sono ossessionata dai social network e non ne posso più. Il motivo? Solleticano i miei istinti più beceri, primo fra tutti quello di curiosare nelle esistenze altrui. Un comportamento che non fa bene alla mia vita reale, fatta di visi e di corpi veri, di discorsi compiuti e di incontri carne ed ossa. E poi i social network sono subdoli perchè non ti accorgi di esserne prigioniera finchè, cercando di allontanarti, ti rendi conto che non ci riesci.
Si, i social network creano dipendenza: tutte quelle microinformazioni su chi fa cosa, chi va dove, chi sta con chi. A separarti da loro ci sono solo un indirizzo web e un clic, e quindi ti ripeti: ma si, dai, ancora un giro...poi smetto!!!
Così si consuma l'ennesima nottata con gli occhi stanchi davanti al monitor, a studiare cosa fa quel tipo carino che ti hanno presentato a cena o a sbirciare il nuovo album di foto della tua amica. E poi c'è anche l'esposizione che offri di te: se vuoi far parte del social network, devi scendere nella piazza virtuale pronta ad esibire il tuo privato con tanto di foto e naturalmente con il resoconto di vacanze e gossip su amici e fidanzati. Perchè la tua popolarità si misura così, per quanto sei disposta a dire su di te. All'inizio può sembrare un gioco divertente: il social network ti fa ripescare volti del passato, ma di certo non aiuta a farli diventare parte del tuo presente. Poco importa se tra le centinaia di friends ce ne sono molti di cui non sai o non ricordi nulla, figuriamoci dove e quando li hai incontrati. Forse ognuno di noi tra la lista di amici ha solo un terzo del totale di quelli che si possono definire VERI.
Siamo ormai figli del Grande Fratello e con i social network siamo diventati reporter della nostra stessa vita. E' peggio di una droga....liberiamoci da Facebook!!

sabato 18 ottobre 2008

Impariamo a riflettere...





Rottura trattative alitalia

Tra i dipendenti dell'Alitalia in protesta all'Aeroporto di Fiumicino, all'annuncio del ritiro dell'offerta da parte dei sindacati autonomi che non supportavano il piano, si sono registrati numerosi applausi e supporto ai sindacati che hanno manifestato apprezzamento per la mancata approvazione del piano elaborato in questi giorni.